Quest’anno, però, la vacanza è cominciata in modo un po’ amaro, inaspettato: il mio aereo, che inizialmente sarebbe dovuto partire nelle prime ore del mattino, inizia ad accumulare ritardo: la prima mezz’ora l’avevo messa in preventivo perché avevo scelto il periodo di massima affluenza negli aeroporti, ma superata la prima ora ho iniziato a farmi qualche domanda. I passeggeri del mio volo, giustamente, hanno iniziato a spazientirsi soprattutto quando dai tabelloni ci è stato comunicato un ritardo del volo di tre ore sull’orario previsto per la partenza.
A quel punto mi trovavo costretta in aeroporto ad attendere che finalmente chiamassero per l’imbarco, avevo qualche ora di tempo e ho deciso di fare una ricerca su internet per capire se ci fosse un modo per chiedere il rimborso alla compagnia per il danno che stavo subendo, causato dal ritardo dell’aereo. Con mia sorpresa ho scoperto che esiste una carta dei diritti del passeggero, valida in tutta l’Unione Europea, che tutela i passeggeri che si trovano a subire un ritardo di oltre due ore sulla partenza del loro aereo in caso di responsabilità diretta della compagnia.
Prima di continuare a leggere ho cercato tra i banchi della compagnia e ho chiesto alle hostess di terra notizie di questo documento e mi hanno fornito un valido opuscolo in cui vengono chiaramente indicate tutte le fattispecie in cui il passeggero ha diritto a chiedere e ottenere il rimborso, totale o parziale, del suo biglietto. Questo fascicolo è disponibile in tutti gli aeroporti europei, in alcuni casi esposto e in altri su richiesta nei banchi delle compagnie aeree.
Dopo aver accuratamente controllato tutte le indicazioni fornite dalla carta dei diritti, sono giunta alla conclusione che mi spettasse il rimborso e allora ho scaricato sul mio smartphone il modulo da compilare.
Una volta ultimata la mia tanto agognata vacanza, cominciata con un ritardo ma proseguita divinamente, sono rientrata a casa e ho compilato il modulo di reclamo, che ho successivamente spedito per mezzo raccomandata alla compagnia aerea di riferimento. I vettori hanno 6 settimane di tempo per dare comunicazione sul successo del reclamo, se ciò non avviene si può inoltrare lo stesso all’ENAC che valuterà in prima persona il reclamo.
Io ho ricevuto il mio rimborso e sono stata felicissima di essere stata coinvolta in una situazione così antipatica, perché ho potuto conoscere i miei diritti di viaggiatrice che fino a quel momento ignoravo.